Chiesa di San Nicola di Bari

La chiesa dedicata a San Nicola di Bari è la Matrice del paese. Per le sue dimensioni è la terza chiesa più grande della diocesi di Monreale e la sua struttura imponente sembra sovrastare le case del centro abitato.

La sua storia si riallaccia alle origini del paese, poiché il fondatore Matteo Sclafani, volle, vicino al nucleo originario del paese, la costruzione della chiesa dedicata al santo Nicolò a metà del '300. Tale costruzione venne demolita nel 1771 per fare posto ad una più grande. Si dedicarono alla realizzazione della nuova struttura sia l'arciprete del tempo che l'intera comunità. Essa venne aperta al culto nel 1813, ma le opere di arricchimento continuarono per decenni. 

Il tempio si presenta in stile neoclassico. La pianta è a croce latina con una cupola all'incrocio tra il transetto e la navata centrale. Le volte delle navate laterali e le varie cappelle sono arricchite da stucchi policromi di Bernardo Sesta da Serradifalco, aggiunti a fine '800. 

Sul presbiterio, al centro è posta una tela di Cornelio Fiammingo, che rappresenta l'Adorazione dei Magi con San Marco, dipinta nel 1593 per il vicino monastero dei Cappuccini, essa presenta tutti i particolari della pittura fiamminga e conferma la potenza dell'ordine francescano che l'aveva commissionata.

Ai lati di questo importante dipinto trovano posto l' Annunciazione di Andrea Carreca (sec. XVII) e una copia della Trasfigurazione di Cristo sul monte Tabor di Raffello, di autore ignoto.

Nell'ultimo altare della navata sinistra è posta una statua lignea dell' Immacolata Concezione dell' abilissimo scultore napoletano Gaspare Castelli, risalente al 1786.  

Lungo la stessa navata vi è un'altra Madonna col Bambino in alabastro che risale alla seconda metà del XVI secolo, attribuibile alla bottega dei Gagini. 

 

Nella nicchia a destra dell'altare centrale, si trova la statua di San Nicola di Bari, patrono del paese, venerato il 6 dicembre. Nella navata laterale è ancora presente un Crocifisso ligneo, di forte pregnanza emotiva, del XVIII secolo attribuito a Fra Benedetto Valenza. 

Santuario Madonna delle Lacrime

 

 

Nel novembre 1835, un olio su vetro raffigurante la Sacra Famiglia, custodito a casa di donna Felicia Lombardi, pianse svariate volte. Attraverso diverse prove il parroco e i fedeli si accertarono che la lacrimazione fosse vera. L'immagine fu ben presto trasferita in chiesa Madre dove rimane tutt'ora, venerata da tutta la comunità.



Immagine del S.S. Volto

Nella cripta della chiesa è custodita l'importantissima immagine del S.S. Volto, una delle pochissime copie dell'effige custodita a San Pietro a Roma.

Tale reliquia venne portata a Chiusa, dal venerabile Fra' Innocenzo Caldarera, nel 1623. Il fraticello di Chiusa la ricevette in dono da papa Gregorio XV e la fece custodire dai frati Riformati Osservanti del convento di S. Vito. 

Tale immagine è oggetto di culto e di pellegrinaggi anche dai paesi limitrofi.

In seguito, nel 1870 dal convento venne spostata nel luogo attuale. 

Alla sinistra dell'altare è presente un monumento funebre dedicato al frate che custodisce le sue spoglie, traslate da Roma  a Chiusa, nel 1992.

In onore della Sacra Immagine si svolge la prima domenica di Maggio una processione della reliquia, preceduta da un triduo in onore del Sacro Volto.